1. Terapia con ossigeno iperbarico (HBO o HBOT)
La terapia con ossigeno iperbarico, conosciuta come HBO o HBOT, è utilizzata fin dal XVII secolo per il trattamento di diverse condizioni mediche. Tuttavia, non è ancora pienamente accettata come terapia quotidiana nella medicina convenzionale. Alcuni medici rimangono scettici e quindi non la impiegano come trattamento ufficiale, anche se si nota un trend di crescente accettazione.
1.1. Ossigeno
L'ossigeno è essenziale per la sopravvivenza e il corretto funzionamento del corpo umano. L’aria normalmente contiene circa il 21% di ossigeno. In condizioni normali, la concentrazione di ossigeno disciolto nel sangue arterioso è simile a quella dell’aria, ma la maggior parte dell’ossigeno (97%) è legata all’emoglobina, che è quasi completamente satura già con concentrazioni normali di ossigeno. Respirare ossigeno puro sotto pressione aumentata in una camera iperbarica aumenta notevolmente la quantità di ossigeno nel sangue arterioso, soprattutto per l’aumento dell’ossigeno disciolto nel plasma. È possibile sopravvivere anche senza globuli rossi in queste condizioni.
Il vantaggio dell’ossigeno disciolto nel plasma è che può raggiungere zone dove i globuli rossi non riescono ad arrivare. Inoltre, è vitale in condizioni in cui i globuli rossi o l’emoglobina non funzionano correttamente (come in caso di intossicazione da CO o emorragia grave). In caso di intossicazione da monossido di carbonio (CO), questo compete con l’ossigeno per legarsi all’emoglobina e inibisce anche alcuni enzimi cellulari. Somministrando ossigeno sotto alta pressione, il CO viene espulso più rapidamente, riducendo i danni. L’effetto è maggiore se il trattamento inizia immediatamente dopo l’intossicazione.
L’ossigeno agisce anche positivamente sui capillari, migliorando la microcircolazione e favorendo la guarigione dei tessuti. I batteri anaerobici non sopportano l’ossigeno, quindi la loro proliferazione rallenta e le tossine prodotte diminuiscono. Inoltre, rafforza la capacità delle cellule bianche di distruggere i batteri.
1.2. Valore terapeutico della camera iperbarica
La camera iperbarica funziona aumentando la concentrazione di ossigeno nel sangue. Nei subacquei, la malattia da decompressione provoca la formazione di bolle di azoto nel sangue (come le bolle in una bottiglia di coca-cola appena aperta). La camera ricrea una pressione maggiore che consente la ri-dissoluzione delle bolle, che possono altrimenti bloccare i vasi sanguigni.
Il trattamento con ossigeno in camera è adatto a molte patologie. I meccanismi di azione includono: riduzione dell’edema, stimolazione della formazione di nuovi vasi, promozione della crescita dei tessuti connettivi, potenziamento dell’attività delle cellule bianche e degli antibiotici, inibizione delle tossine e riduzione dell’infiammazione.
1.3. Risultati ed effetti dell’HBOT
L’HBOT implica il trattamento con ossigeno puro ad alta pressione atmosferica in camere appositamente costruite. Negli ultimi trent’anni, grazie a maggiori ricerche, il trattamento si è diffuso per molte patologie. Durante la terapia, il paziente respira ossigeno puro in una camera dove la pressione è aumentata a 1.5–3 bar (equivalente a 4–20 m di profondità in acqua).
Nei casi gravi, come intossicazioni da CO o malattia da decompressione, il trattamento può essere urgente. È utile anche in caso di radioterapia, dove il danneggiamento vascolare provoca ferite croniche; in combinazione con antibiotici e chirurgia, la camera offre un supporto valido.
La terapia è anche efficace in caso di infezioni ossee croniche, ferite difficili da guarire, ustioni, ischemie, e molto altro. Secondo la classificazione della FDA e del Comitato Europeo di Medicina Barica, esistono varie categorie di indicazioni: da quelle approvate, a quelle che richiedono valutazione caso per caso.
1.4. Come funziona la camera iperbarica
Nella camera iperbarica, la pressione atmosferica aumenta gradualmente fino a 2–3 volte il valore normale (talvolta anche fino a 6 volte). Le camere mono-posto sono riempite interamente con ossigeno, come accadrà nello studio HBO2T. Raramente i pazienti sviluppano claustrofobia.
Meccanismi e benefici principali dell’HBOT:
- Aumenta il livello di ossigeno disciolto nel plasma, riducendo l’infiammazione.
- Migliora la funzione immunitaria e l’efficacia di antibiotici, diuretici e chemioterapici.
- Riduce l’edema, migliora il flusso sanguigno e stimola la formazione di nuovi capillari.
- Potenzia la difesa antiossidante cellulare e rallenta l’invecchiamento cellulare.
- Favorisce la guarigione post-radioterapia e di ferite e ossa.
- Inibisce la formazione di metaboliti tossici.
- Favorisce la rigenerazione del tessuto nervoso e migliora la performance mentale e fisica.
- Utile per atleti (recupero e prestazioni) e manager (anti-stress e prevenzione infarto).
- Se effettuata prima di sforzi intensi, può aumentare la resistenza fino al 35%.
1.5. Indicazioni per l’uso di HBOT
Raccomandate dall’Associazione Americana di Medicina Subacquea e Iperbarica e dal Comitato Europeo di Medicina Iperbarica.
1.5.1. Urgenze
- Embolia gassosa arteriosa
- Malattia da decompressione
- Ustioni
- Intossicazione da CO, fumo, vapori
- Infezioni necrotizzanti dei tessuti molli, gangrena gassosa
- Sordità e/o acufene improvviso
- Cecità improvvisa
1.5.2. In chirurgia
- Ustioni, congelamenti
- Lesioni da schiacciamento
- Infezioni necrotizzanti, fascite
- Gangrena gassosa
- Osteomielite acuta e cronica
- Necrosi asettica dell’anca
- Fratture non consolidate
- Innesti cutanei compromessi
- Ulcere vascolari (diabetiche, arteriose, venose, trofiche)
1.5.3. In neurologia e neurochirurgia
- Vertigini, emicranie
- Sclerosi multipla
- Paralisi cerebrale, traumi cranici
- Ictus, ischemie cerebrali
- Edema cerebrale
- Encefalopatie post-anossiche
- Sindrome cerebrale precoce
1.5.4. In otorinolaringoiatria
- Nevralgia del trigemino
- Paresi di Bell
- Disturbi vestibolari
- Sordità e acufeni improvvisi
1.5.5. In oftalmologia
- Cecità acuta, occlusione arteria centrale retinae
- Retinopatia diabetica
- Neurite ottica
- Glaucoma
1.5.6. In medicina interna
- Morbo di Crohn, colite ulcerosa
- Artrite reumatoide
- Ulcera peptica
- Diabete con complicanze: nefropatia, retinopatia, neuropatia, piede diabetico
- Scompenso cardiaco cronico
- Post-infarto
- Pre-intervento cardiochirurgico
1.5.7. Indicazioni ancora in studio
- Sterilità maschile
- Impotenza vascolare
1.5.8. Indicazioni aggiuntive
- Malattie da stress (manageriali)
- Programmi anti-aging
- Dimagrimento
1.6. Effetti collaterali
Come ogni trattamento medico, anche l’HBOT può comportare effetti collaterali. L’ossigeno, se inalato a lungo sotto alta pressione, può essere tossico.
Sotto pressione, si producono più radicali liberi. Può causare disturbi al sistema nervoso centrale: nausea, formicolio, acufeni, alterazioni visive. Può irritare i polmoni, ma gli effetti spariscono dopo la terapia.
Il problema più comune è l’equalizzazione della pressione auricolare, che può causare dolore al timpano o barotrauma. Si previene insegnando ai pazienti come equalizzare o usando decongestionanti nasali. Chi ha forti raffreddori non dovrebbe entrare nella camera. In pazienti incoscienti si può fare una miringotomia (perforazione controllata del timpano). Chi soffre di enfisema polmonare è a rischio di barotrauma polmonare durante la decompressione.
L’elevata concentrazione di ossigeno può essere tossica per il sistema nervoso, occhi e polmoni. Nei soggetti sensibili può causare crisi epilettiche, anche se sono casi rari.