Trattamenti riusciti

Nei venti anni della mia attività, ho il piacere di presentare alcuni casi di malattie trattate con successo:

I. Signora B.H., 72 anni, Klagenfurt
Dall'età di 5 anni era sorda dall'orecchio sinistro, e con l'età l'udito ha cominciato a peggiorare anche a destra. Nonostante ciò, non voleva usare l'apparecchio acustico. Dopo la terapia con ossigeno iperbarico (HBOT), l’udito all’orecchio destro è migliorato. Ciò che è più sorprendente – ha iniziato a sentire anche con l’orecchio sinistro, con il quale non aveva mai sentito. Le cellule dell’orecchio interno si sono forse rigenerate? O si sono riattivate vie nervose esistenti? Ulteriori ricerche potranno forse rispondere a queste domande.

II. Signor Tone V., 72 anni, Kranj
Ha perso improvvisamente l’udito ed è stato colpito da forte acufene in entrambe le orecchie. Già durante le terapie HBOT l’udito è tornato e l’acufene è completamente scomparso. Un “effetto collaterale” inaspettato della terapia è stata la risoluzione dell’impotenza, con un notevole impatto sulla qualità della sua vita.

III. Signor R.M., 51 anni, Bertoki
Durante una visita medica gli è stato diagnosticato un aneurisma dell’aorta ascendente. Dopo un complesso intervento cardiochirurgico (sostituzione della valvola aortica, stenting dell’aorta, reimpianto delle arterie coronarie), già dopo 10 sedute di HBOT ha recuperato la forza fisica – riusciva persino a salire le scale di corsa. Quando è arrivato in fisioterapia a Portorose, i medici non potevano credere alla rapidità della sua ripresa.

IV. Signora N.N., 92 anni
È arrivata alla terapia su una sedia a rotelle, completamente dipendente dai familiari a causa di una grave cardiomiopatia, ascite, ulcere e gonfiore alle gambe. Dopo la terapia HBOT, la cardiologa ha scritto che la signora oggi va da sola dal parrucchiere. Le ferite si sono rimarginate, gli edemi sono scomparsi, e la qualità della sua vita è migliorata notevolmente. Ha vissuto ancora tre anni e mezzo una vita piena.

V. Signor E.P., 63 anni
Dopo una lesione alla colonna cervicale, è rimasto completamente paralizzato per un anno. Dopo la terapia HBOT cammina con un deambulatore e utilizza attivamente tutti gli arti – gioca persino con un pallone da calcio.

VI. Giovane, 18 anni
Il giorno del suo 18º compleanno, cadendo, ha subito una lesione cervicale e per un anno è stato paralizzato. Dopo la terapia HBOT oggi utilizza normalmente le mani e vive come uno studente comune.

VII. Signora N.N., 58 anni, sclerosi multipla
Il braccio destro era immobilizzato da 28 anni. Dopo due interventi infruttuosi con cellule staminali in Germania, solo grazie alla terapia HBOT ha iniziato a riutilizzare il braccio e oggi si prende cura di sé in modo indipendente.

VIII. Autismo – 20 bambini
In tutti i bambini inclusi nella terapia si è registrato un miglioramento evidente delle funzioni cognitive (autonomia nell’uso dei servizi igienici, alimentazione, ecc.). Due bambini oggi frequentano una scuola primaria normale.

IX. Pediatra con pacemaker
A causa di una grave cardiomiopatia è andata in pensione anticipata e non era in grado di camminare nemmeno per 200 metri. Oggi vive una vita piena grazie a regolari terapie di mantenimento con HBOT.

X. Medico in pensione, 20 anni dopo l’intervento alla valvola mitrale
Aveva cominciato a perdere eritrociti ed emoglobina senza causa apparente. Era molto debilitata, riusciva a malapena ad andare in bagno. Dopo solo 10 sedute di HBOT e con adeguato supporto farmacologico, la sua condizione è migliorata notevolmente e ora vive una vita autonoma e di qualità.

XI. Valter Birsa, calciatore professionista
Poco prima della partita tra Slovenia e Islanda, a causa di una grave infiammazione alla gamba non riusciva nemmeno a mettere le scarpe da calcio. Dopo 5 sedute di HBOT in due giorni e mezzo, era pronto per giocare e l’allenatore Srečko Katanec lo ha inserito nella squadra.

XII. Ulcere diabetiche
Un gran numero di pazienti diabetici ha guarito con successo, in tempi molto brevi (1–2 mesi), ferite croniche resistenti ai trattamenti convenzionali.

Capodistria, 21. 9. 2018
Dr. Vladan Stanojković